Nicola II: l'ultimo vero sovrano di Russia

Nicola II Romanov fu l’ultimo Imperatore dell'Impero russo
Conosciuto nella Chiesa ortodossa russa come "Portatore della Passione”, Nicola nacque il 6 maggio 1868, figlio dello zar di Russia Alessandro III e di Marija Fëdorovna. 
Fin dall'infanzia ebbe un carattere serio e riservato, condiscendente alle indicazioni dei precettori e del padre, che gli fede avere una ferrea educazione.
Nel 1884, incontrò la sua futura moglie, ovvero la principessa tedesca Alice d'Assia, alla quale sarà idealmente legato per tutta l'adolescenza, malgrado i genitori di lui fossero contrari a un possibile matrimonio.
Successivamente, le condizioni di salute dello zar Alessandro III peggiorano ed egli gli diede il consenso di fidanzarsi con Alice. 
L'8 aprile 1894 Nicola Romanov e Alice d'Assia si fidarono ufficialmente e si sposeranno il 14 novembre nella cappella del Palazzo d’Inverno.
Nel 1885 Nicola iniziò a frequentare la facoltà di scienze politiche ed economiche nell’Università di San Pietroburgo, inoltre cominciò il servizio nella guardia imperiale e i corsi dell'Accademia di stato maggiore, diventando poi colonnello.
Alessandro III morì l’1 novembre 1894, giorno in cui Nicola ottenne formalmente il trono.
L’incoronazione avvenne il 26 maggio 1896 e, con una fastosa cerimonia, acquisì ufficialmente il zar di tutte le Russie e basileus della Chiesa ortodossa.
Inizialmente, il nuovo zar ebbe un carattere mite e influenzabile, sopratutto poiché il padre non gli aveva mai fornito indicazioni su come regnare e l’aveva sempre escluso da ogni questione politica, tuttavia, ispirandosi al padre, durante i primi anni di regno mantenne l'assetto accentrato del potere, che aveva permesso fino ad allora di conservare la stabilità governativa.
Egli accompagnò una concezione fortemente idealizzata della tradizione e della realtà russa, influenzato dalle biografie dei santi ortodossi e dello zar Alessio I, conosciuto nella storia russa come "lo zar buono" e, come quest'ultimo, mirò a diventare un vero "padre del popolo".
Sotto consiglio della moglie, allontanò sé e la sua famiglia dalla vita mondana dell'aristocrazia russa, scegliendo come residenza il piccolo palazzo Aleksandrovskij situato nel parco di Carskoe Selo.
Facendo affidamento ai consigli di Sergej Jul'evič Vitte, il primo ministro da lui nominato, riuscì a migliorare l’economia russa, in maniera tuttavia instabile, infatti
Domenica 22 gennaio 1905, detta in seguito la "domenica di sangue”, ha inizio una manifestazione di protesta , formata da operai e contadini, per le strade di San Pietroburgo, con l’intento di chiedere allo zar riforme in loro tutela.
Si susseguiranno poi tutta un’altra serie di rivolte che costringeranno lo zar a promuovere l'estensione del diritto di voto a tutti gli strati della popolazione e il riconoscimento di alcune liberta civili; 
Inoltre 27 aprile 1906 lo zar emana la legge fondamentale dello Stato, una sorta di costituzione che trasformò la Russia in una monarchia costituzionale.
Nel frattempo, Nicola II e Alice, il cui nome da Zarina fu Aleksandra Fëdorovna ebbero quattro figlie ovvero, Ol'ga, Tat'jana, Marija e Anastasija e successivamente anche un figlio maschio, Aleksej.
Essi crescono, per volontà dei genitori, diversamente dagli altri ragazzi appartenenti all'aristocrazia. Nicola II impartisce ai figli un'educazione molto simile a quella che suo padre aveva voluto per lui.
Successivamente la famiglia chiese aiuto a un contadino e starec (mistico ortodosso) siberiano che aveva fama di taumaturgo, Grigorij Rasputin, per cercare di guarire il figlio Aleksej, ammalato du emofilia. 
Rasputin riuscì più di una volta a salvare l'erede da gravi crisi, perciò guadagnò la fiducia di Aleksandra in particolare, tanto da influenzare alcune scelte politiche.
Con lo svolgimento della prima guerra mondiale l’economia interna russa ebbe un forte decadimento, Nicola fu costretto a schierarsi contro la Germania.
Successivamente, la Russia subì altre gravi sconfitte e nel gennaio 1917 uscirono i primi opuscoli bolscevichi che invitavano l'esercito a rovesciare il governo.
Il 23 febbraio 1917, a Pietrogrado. il popolo insorse per la mancanza di cibo, e la polizia zarista si schierò dalla sua parte.
La situazione fu così tragica che il 14 marzo Nicola decise di abdicare e il giorno successivo venne firmato il manifesto dell'abdicazione e cambiato il successore al trono da Aleksej al fratello di Nicola, Michail.
Successivamente all'aggravarsi della situazione politica per il governo, la famiglia Romanov decise di trasferirsi in Siberia. 
In seguito, si trasferiranno poi a Ekaterinburg, in cui nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918 vennero fucilati dai bolscevichi.
Il 16 luglio 1998 la famiglia imperiale fu seppellita nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo a San Pietroburgo in seguito a un funerale di Stato.
Nel 2000 la Chiesa Ortodossa russa, guidata dal Patriarca Aleksej II, ha canonizzato e dichiarato santi martiri Nicola II e la sua famiglia.

Articolo di Elisa C.

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