Economia di Terza Posizione: domande più frequenti

Molte persone sembrano essere confuse in merito al funzionamento dell'economia di terza posizione—alcuni pensano addirittura che sia banalmente "comunismo militarizzato" e fesserie simili. 

Oggi però cercheremo brevemente di rispondere alle domande più comuni che si fanno in merito a questo modello economico;

DOMANDA 1:

Nella Terza Via è possibile avere possibilità di aprire una libera impresa? 

La risposta è sì. Ma con dei vincoli. 

La domanda da porre è quella su cui si basa l'intera ideologia ed il modo di videre della terza posizione: "Questa particolare attività economica giova alla nostra nazione ed al nostro popolo?" 

Se sì, allora si procede—altrimenti no. 

DOMANDA 2:

"È possibile arricchirsi in una nazione di Terza Via?" 

La risposta è di nuovo sì, un uomo d'affari può diventare ricco in un paese fascista, e il governo non ha obiezioni a questo (in netto contrasto con il comunismo).

Ovviamente sempre con le stesse limitazioni. In poche parole, il fascismo fondamentalmente dice agli imprenditori: "Andate avanti e avviate un'impresa, guadagnate un sacco di soldi, abbiate successo, ma non producete prodotti o servizi che danneggino la nostra nazione e la gente della nostra nazione... e assicuratevi di trattare i vostri lavoratori in modo equo e di pagare loro un salario dignitoso. Se non seguite queste regole, vi chiuderemo". 

Questo è lo standard imposto dal governo verso gli imprenditori. 

DOMANDA 3:

"È possibile avere diritto al privato ed alla proprietà privata?" 

Assolutamente sì, probabilmente è uno degli aspetti cardine del fascismo, che incoraggia molto all'acquisto ed al possedimento della proprietà privata, specialmente quello inerente alle abitazioni—per un fascista la casa è un elemento fondamentale per la creazioni di nuclei familiari forti (di nuovo, in netto contrasto con il comunismo dove la proprietà privata non è consentita).

DOMANDA 4:

"Come si pagano le tasse in un governo di terza posizione? E se non le pago?"

Come in ogni nazione, le tasse sono obbligatorie e sono fondamentali per tenere attiva la macchina statale, che riguarda difesa, gestione dei vari sussidi, investimenti e chi ne ha più ne metta.

A differenza di altri governi quello di terza posizione permette più elasticità per quanto riguarda il sistema di tassazione, e a differenza di governi "democratici" (plutocrazie) le tasse vengono utilizzate direttamente a favore della crescita economica e nei servizi che riguardano il cittadino dalla classe più bassa a quella più elevata. 

Le tasse in un governo simile tendono ad essere simili a quelle che vediamo oggi, la differenza principale sono gli incentivi e le opportunità che vengono date ai cittadini; nulla va allo spreco. 

Nel caso in cui si dovesse incappare nella frode fiscale, il minimo possibile è (come dovrebbe essere oggi) l'incarcerazione. Una grossa differenza rispetto alle plutocrazie attuali è che in un governo di terza posizioni non si fanno sconti in base alla propria classe politica o economica, anzi. Quanto più grande è stato il danno verso la nazione, i singoli individui o quant'altro, tanto più sarà il pegno o la punizione da scontare. A differenza di come Hollywood vuol far pensare, i fascisti non vi uccideranno per aver mancato di pagare 5€ dal vostro rendiconto finanziario. 

Storicamente sappiamo che governi simili non facevano (e dovranno fare!) sconti o favoritismi di alcun genere. 

DOMANDA 4:

"Nella Terza Via come si gestiscono le piccole, medie e grandi imprese?" 

Per farla breve, ad ogni classe d'impresa verranno date tutti gli strumenti necessari per creare crescita e stabilità con un sistema tassativo agevolato per chi ne ha bisogno; queste sono le politiche principali impiegate per le piccole e medie imprese. 

La situazione cambia per le grandi imprese leader del settore, con loro entra in gioco la matrice del corporatismo (o corporativismo) dove governo ed impresa entrano in gioco per regolare gli scambi nazionali ed internazionali, per trarre il massimo profitto sociale ed economico da quest'ultimi a beneficio della nazione, comunità ed impresa. Fondamentalmente è un sistema in cui si rendono le grandi corporazioni veri e propri organi di stato dove però la gestione è lasciata alle menti capaci che spesso hanno creato tali corporazioni. 

Lo stato si assicura che le richieste, la legalità ed i benefici per i cittadini vengano rispettate, mentre alla corporazione vengono date tutte le risorse necessarie per compiere tale compito. 

Spesso si hanno negoziazioni tra stato ed organismi rappresentivi delle corporazioni per decidere le politiche produttive ed economiche, che sono sempre e solamente prese in considerazione se rispettano i criteri fondamentali su cui si basa la terza posizione, come abbiamo visto prima. 

DOMANDA 5: 

"Nella Terza Via come si gestiscono le banche?" 

Innanzitutto, l'usura non è consentita sotto il fascismo. Il governo controlla strettamente tutti gli aspetti della politica monetaria, comprese la creazione e le condizioni di prestito. Il governo emette/stampa denaro e lo presta senza interessi.

Le banche devono essere nazionali e non i mano a enti terzi o privati—e quelle a cui viene permesso di operare lo fanno in base a limitazioni stringenti che non permettono l'abuso della nazione.

Nonostante quello che molti possano pensare, in questo modo le banche guadagnano comunque grazie ad investimenti e servizi vari. La differenza è che i guadagni saranno ridotti in quanto non sarà possibile a questi enti manipolare il mercato o stampare soldi dal nulla—l'inflazione infatti è regolata direttamente dal governo in base a criteri specifici che promuovano crescita e stabilità. 

In sintesi... 

Un governo di terza posizione ha come primo scopo quello di rendere l'economia, così come tutti gli altri meccanismi che compongono la nazione, sempre e solo a favore dell'individuo e soprattutto della collettività. 

L'economia è serva del cittadino e della nazione—mai il contrario.

Articolo di Andrea D.

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