August von Mackensen

August von Mackensen fu uno dei comandanti più celebri durante la Prima guerra mondiale.
Nacque il 6 dicembre 1849, ad Haus Leipnitz, nel regno di Prussia.
Si arruolò nel Secondo reggimento degli Ussari e prese parte alla guerra Franco-Prussiana del 1870, durante la quale si distinse considerevolmente, perciò fu promosso sottotenente e ricevette la Croce di ferro di seconda classe.
Al termine della guerra decise di sospendere il suo reggimento, ma nel 1873 rientrò definitivamente nell’esercito, dando l’esordio ad una brillante carriera militare.
Nel 1891 riuscì ad entrare nello Stato Maggiore di Berlino, in cui lavorò come aiutante di Alfred von Schlieffen, celebre per aver ideato l’omonimo piano militare finalizzato a sconfiggere la Francia e la Russia, che lo giudicò molto positivamente.
Successivamente entrò al servizio dell’imperatore Guglielmo II, il quale lo nobilitò conferendogli il titolo di “von”.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale prese parte alle battaglie di Gumbinnen e di Tannenberg e nel 1914 prese il comando della 9ª armata, riportando importanti vittorie attorno a Lodz e a Varsavia.
Per circa metà del 1915 Mackensen rimase in Galizia al comando dell'11ª Armata, dirigendo l’Offensiva di Gorlice-Tarnòw, che terminò con una grandissima vittoria da parte degli Imperi Centrali, i quali riconquistarono la Galizia, costringendo le armate russe a ritirarsi. 
Nell’ottobre 1915 capeggiò diverse armate con lo scopo di annientare la Serbia, riuscendoci.
Dopodiché intraprese una campagna contro la Romania, che si risolse con una vittoria che gli fece ricevere il titolo di Feldmaresciallo.
Al termine della guerra fu catturato dall’esercito francese in Ungheria e rimase in prigionia fino a dicembre del 1919.
Uscito di carcere decise di lasciare l’esercito ma, essendo contrario al nuovo sistema repubblicano, cominciò a sostenere vari gruppi reazionari monarchici. 
Durante le elezioni del 1932 diede sostegno a von Hindenburg. Von Mackensen mantenne un rapporto ambiguo con il nazionalsocialismo anche se non si espresse mai pubblicato a riguardo.
Von Mackensen morì l'8 novembre 1945, poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale, assistendo alla rovina tedesca per via della sconfitta.

Articolo di Elisa C

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