I famigerati paganisti dello NSDAP (fino al 1933)

Spesso si è definito il nazionalsocialismo come un movimento interamente pagano, dove i cristiani venivano perseguitati ed espulsi dal Partito. Ma è stato veramente così?
Andiamo quindi a vedere questi famosi "paganisti" all'interno dello NSDAP.
Il primo paganista del movimento fu il generale Erich Ludendorff, eroe della prima guerra mondiale il quale prese anche parte al fallito Putsch di Monaco del 1923. In questo periodo manifestò il suo programma religioso pagano e fortemente anticristiano, arrivando ad accusare Hitler di "aver basato il suo partito sul cristianesimo" mentre esso era "il più strenuo nemico di ogni movimento völkisch".
Il suo pensiero era estremamente influenzato da sua moglie, Mathilde von Kemnitz, la quale era profondamente anticristiana e tentò di influenzare il partito con le sue visioni, ricevendo un netto rifiuto da parte di Hitler, il quale la riteneva pazza.
I due coniugi sostenevano che la Chiesa Cattolica, insieme al capitalismo, la massoneria ed il capitalismo fosse uno strumento nelle mani degli ebrei, i quali erano ritenuti manovrati a loro volta dal Dalai Lama. Questa era un'assurdità anche per Rosenberg.
Quando Hitler ritornò in libertà dopo il fallito golpe, Ludendorff venne sempre più emarginato al punto che nel Mein Kampf scrisse:
«il tratto caratteristico di queste persone e che farneticano sull'antico eroismo germanico, suo oscure preistorie, asce di pietra, lance e scudi, ma in realtà sono i più grandi codardi che si possa immaginare. Gli stessi che brandiscono imitazioni erudite delle antiche lame di latta germanica, e che indossano pelle d'Orso con corna di toro sopra le loro teste barbute, non predicano per il presente altro che la lotta con le armi dello spirito, per poi scappare via il più velocemente possibile davanti ai manganelli dei comunisti», ciò era un chiaro riferimento al generale ed i suoi paganisti.
Due anni dopo, Ludendorff venne espulso dal partito. Lui e la moglie continuarono i loro attacchi alla cristianità, il più emblematico nel testo "Erlösung von Jesu Christo", pieno di blafemie ed auspicava un ritorno alla fede pagana.
Il vecchio generale, in origine, odiava il cattolicesimo politico, definendo un pericolo il possibile ritorno alla fede cattolica della Germania. Tuttavia la sua visione cambio nel 1923 (con tutto ciò che abbiamo già detto sopra).
Il paganista più conosciuto del Partito Nazionalsocialista fu Alfred Rosenberg, il quale aveva grandi ambizioni come divenire il grande cervello dello NSDAP ed il suo ideologo, ambizioni nelle quali fallì drasticamente. 
La sua opera più importante fu "Il Mito del XX secolo", la quale venne pubblicato come opera privata e non divenne mai una guida ufficiale, né fu stampato dall'editore ufficiale del partito.
Questo testo proponeva una nuova dottrina religiosa, tuttavia dovette assicurare che non cercava di riesumare una religione morta. 
Importante sapere che l'opera fu disprezzata da Hitler e da Goebbels, il secondo arrivò a definirlo un «rutto ideologico». Il suo libro vendette molte copie soprattutto perché era obbligatorio averlo nelle biblioteche pubbliche e scolastiche, però non venne mai preso sul serio.
Secondo Rosenberg il cristianesimo era un precursore del comunismo e della mescolanza razziale.
Tuttavia egli definiva Cristo un ariano, "il Dio degli europei", per il quale aveva una profonda stima ma ritiene tutte le confessioni cristiane inadeguate in particolare la Chiesa Cattolica, incolpata di superstizioni e di aver sterminato "milioni" di europei nel medioevo, definendo il cattolicesimo un cristianesimo "ebraico". Rosenberg nutriva una profonda stima per Martin Lutero, ritenuto un precursore del nazionalismo tedesco ed un difensore dell'Occidente dalle influenze asiatiche del cattolicesimo. Il difetto che aveva Lutero però è stato il non rimuovere l'Antico Testamento dal canone biblico, Rosenberg voleva inoltre l'introduzione di un Quinto Vangelo. Riteneva che i vangeli fossero alterati ma allo stesso tempo elogiava quelli di S. Giovanni e S. Marco. Il primo per la divisione netta tra bene e male, Marco invece per la negazione semitica della tirannia di Dio.
Era allo stesso tempo influenzato da Meister Eckhart, mistico medioevale che rischio più volte il rogo. Egli diceva che l'anima deve comunicare con Dio attraverso in processo ascetico e quasi gnostico. 
Allo stesso tempo si scaglia contro le sette mistiche pagane e particolarmente contro l'antroposofia di Rudolf Steiner che ricordava troppo la massoneria.
Nel suo libro "Immoralità nel Talmud" afferma che l'ascesa al potere degli ebrei è avvenuta grazie a menzogne e perfidie, spinte dal loro odio viscerale verso la cristianità, che aveva raggiunto l'apice con la persecuzione dei cristiani in Russia.

Questi due, Ludendorff e Rosenberg, erano paganisti più eminenti del partito e come abbiamo visto hanno avuto un ruolo veramente marginale all'interno della politica (a differenza di come una certa storiografia, anche cristiana, ha voluto fare credere per anni).
Vi sono tuttavia altri casi isolati che potremmo annoverare tra i "paganisti", come Richard Walther Darrè, Capo dei contadini del Reich e ministro dell'agricoltura, il quale convinse Himmler a introdurre un esame per l'ingresso nelle SS. Darrè accusava il cristianesimo di aver tolto all'aristocrazia teutonica i suoi fondamenti morali.
Egli privilegiava il protestantesimo, visto come una manifestazione dello spirito dei popoli del nord Europa.
Altre due figure "minori" che troviamo sono l'antropologo Hans F.K. Günther ed il filosofo Alfred Bäumler.
Il primo riteneva il cristianesimo fosse più vicino all'influenza orientale rispetto a quella nordica, incolpò l'imperatore Costantino di aver costruito ospizi per i trovatelli e di aver favorito così l'unificazione razziale. Egli, come Darrè, riteneva l'uomo nordico incline al protestantesimo per natura.
Alfred Bäumler fu il responsabile della nazificazione di Nietzche, esaltandone le idee di volontà di potenza e minimizzò i "commenti filosemitici". Inoltre definì il protestantesimo una religione forte nella lotta ma che degenera facilmente «in una fragile ortodossia o in un effeminato pietismo». 
In questo momento non troveremo altri paganisti, si aggiungerà poi ad essi Heinrich Himmler, il quale nei primi anni nel NSDAP conservò una forte fede cattolica, come egli scrisse all'interno del suo diario «Succeda quello che deve succere, io sempre amerò Dio, pregherò e resterò fedele alla Chiesa cattolica e la difenderò, persino se dovessi essere espulso». In questo periodo partecipava in modo rigoroso alla vita sacramentale. 
Himmler come tutti gli altri, a eccezione di Ludendorff, riteneva che Cristo fosse ariano e si distaccò solo dalla fede Cristiana, conservando un rigoroso rispetto per il cattolicesimo.
Nelle sue stanze al famoso castello di Wewelsburg sono presenti due statue della Vergine Maria, una di Sant'Antonio da Padova ed una di Sant'Agostino. 
Le sue iniziative "di ricerca" saranno tuttavia prese in giro da Hitler (ma di questo sarà meglio parlare in separata sede). Non proibì mai alle SS di partecipare alle funzioni religiose ed invitò al rigoroso rispetto dei sacerdoti e delle Chiese.
              Himmler in una chiesa spagnola

Nei ranghi inferiori troviamo solo il conte Ernst Zu Reventlow e Jakob Hauer, i quali avevano creato il loro circolo neopagano che tuttavia non era assolutamente anticristiano e sosteneva una "lotta comune". 

Come vediamo le accuse degli storici pseudo cristiani e le lusinghe dei neonazi pagani sono chiacchiere.

Articolo di Giuseppe Prinno 
Fonti:
Il Santo Reich, Richard Steigmann-Gall
Die Tragik Ludendorff, Wilhelm Breucker
Metapolitics from the romantics to Hitler, Peter Viereck
The myth of the master race, Robert Cecil
Von feldherrn, Erich von Ludendorff 
The face of the third Reich, Joachim Fest
Il mito del XX secolo, Alfred Rosenberg 
Immoralità nel Talmud, A. Rosenberg 
Il cammino degli ebrei nei secoli, A. Rosenberg 
La nuova nobiltà, Richard Walther Darrè 
Rassenkunde Europas, Hans Günther
The Nietzsche's legacy in Germany, Steven Aschheim
Der Schulungsbrief, Alfred Bäumler 
Heinrich Himmler:a Nazi in the making, Bradley Smith
Reshaping the German Right, Geoff Riley
The churches and the Third Reich, Klaus Schooler



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